Quando gli alberi di Natale “spuntavano” in Piazzetta S.Francesco

Ferruccio Barbato in negozio a fianco della moglie Marisa

Nel rione Piave in molti ricordano la cosa con nostalgia. Per almeno vent’anni, fino al 1975, Piazzetta S.Francesco nei giorni prima del Natale era tappezzata di grandi pini stesi a terra, pronti per essere venduti.

Il mercato degli alberi di Natale non era ancora una prerogativa dei vivai. E così Ferruccio Barbato, classe 1920 e primo fiorista mestrino iscritto all’Albo degli Artigiani, a novembre partiva con un furgoncino assieme al fratello Dino (anch’egli un “collega” pure se con bottega a Venezia).

Si recavano in montagna per segnare con il dazio i pini che sarebbero stati poi venduti in vista delle festività. I figli Daniela ed Adriano ricordano fino a 1000-1200 piante, che sarebbero state poi consegnate in negozio una decina di giorni prima del fatidico 25 dicembre. Quindi, una volta tornati a Mestre, li sdraiavano tutti davanti al negozio occupando almeno per un quarto la Piazzetta.

Ferruccio, a dx, in Piazzetta

 

“Naturalmente gli alberi venivano venduti in un batter d’occhi” conferma la moglie Marisa. Che del marito, scomparso nel 1990, oltre alle condivise passioni per il Milan e per la musica ammirava pure la costanza:

“Ferruccio era capace di passare giornate intere a togliere le spine dai lunghi gambi delle rose, perchè era un obbligo per lui che i clienti non si pungessero. In periodi speciali come la celebrazione del Bocolo il 25 aprile tornava a casa con le dita tutte tagliuzzate ed insanguinate. Ma aveva compiuto la sua missione”.

 

 

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