Elena Guglielmi e quelle vigne vicino alla Striscia di Gaza

Elena GuglielmiSono 13 anni che vivo in Israele, dopo aver gironzolato allegramente per l’Italia.

Non che fosse tranquilla la situazione già allora. Elena Guglielmi non è arrivata direttamente da Mestre a 40 chilometri in linea d’aria da Gaza, ma dopo un ampio giro della nostra penisola.

Qui sono dal 2000, giusta in tempo per la seconda intifada e la guerra di Gaza. Da casa (abitiamo ampiamente entro i confini stilati nel ’48) siamo nei famigerati 40 km da Gaza e quindi, di tanto in tanto, qui arrivano i missili kassam. E com’è accaduto l’ultima volta, non e’ stato per nulla simpatico. Parlo di una decina di allarmi al giorno e per fortuna il gruppo che sparava missili da Gaza di notte si riposava! Consentendo quindi di farlo fare anche a noi…

Come ci si riesce ad abituare ad una situazione simile?
Per farti capire il mio atteggiamento ti posso dire che le probabilita’ statistiche che un missile ti cada sulla teste sono di gran lunga inferiori a quelle di fare un incidente automobilistico. E quindi la prendi con filosofia. D’altra parte e’ un (diciamo) fastidio tutto quanto accade intorno: gli allarmi, 40 secondi di tempo per entrare nei rifugi… “dove sono i bambini”…niente scuola, gente in panico, i jets che ti sfrecciano sulla testa, i rumori sordi dei bombardamenti a Gaza, la pioggia di schegge… Insomma: meglio quando tutto tace!

MESTRINI elena guglielmi ballerinaRiavvolgiamo il nastro del tempo: hai lasciato Mestre durante la tua prima vita: da ballerina
Sono stata parecchio zingara: ho abitato a Roma e Verona e in tanti altri posti quando danzavo. Poi il matrimonio ha portato altri spostamenti. Certo non e’ facile: nuovi lavori, amicizie e situazioni non sempre piacevoli da affrontare ogni volta.

L’impatto con Israele com’è stato?
Qui per me la cosa piu’ difficile e’ stata la lingua ebraica. La scrittura e la lettura, cosi diverse…Ammetto di leggere e scrivere ancora come in prima elementare e talvolta i miei figli mi parlano e non capisco. Ma mio marito dice che e’ meglio cosi’!

IMG_0292La seconda vita, in Israele, vede Elena produttrice di vino.
Una passione: fare il tuo vino è come avere un altro figlio. Con il clima che abbiamo produciamo solo bianchi con il marchio di Zimbalista. Circa 12000 bottiglie. La vigna è IMG_0293giovane per cui ancora niente botte. Chardonnay, Sauvignon Blanc e Moscato intanto, prossimamente vendemmieremo anche un vino nuovo, il Dariolino. Da quest anno i nostri vini  (“politically correct”, in quanto non provengono ne da un insediamento, ne dal golan) cominciano ad affacciarsi anche nei migliori hotels. Puntiamo ad aumentare la produzione soprattutto dello Chardonnay che va che è un piacere. Un domani poi, vorrei fare come ai tempi di Gesu’: il vino in anfora. E non solo. Visto che qui in zona stanno scoprendo le piu’ grandi “cantine” di epoca romana, stiamo studiando come sfruttare la vicinanza al porto di Ashkelon che ha visto anche gloriosi tempi quando i veneziani portavano qui i crociati e se ne tornavano in laguna con le stive piene di mercanzia dall’Oriente.

Attimi di tensione, sul lavoro?
Quando sono in vigna e suona l’allarme, mi metto a terra con il felpino in testa e…guardo il cielo!

IMG_0289Mestre è un ricordo lontano per te?

Sono una mestrina con la valigia, ammetto che non mi manca un gran che. Mi piace troppo sentirmi cittadina del mondo, anche da prima di venire in Israele ma, c’est la vie!  Naturalmente mi manca la mia famiglia…ma non troppo troppo. Poi mi piace tornare a farmi coccolare da mamma , rivedere gli amici e bermi un buon spritz in Piazza Ferretto.
(Che con un bianco di Zimbalista, è ancora più buono….)

 

 

 Stefano Pittarello per www.driocasa.it
©RIPRODUZIONE RISERVATA