1972, il Giro d’Italia parte dalla “assai meno sdolcinata” Mestre

SPORT giro ditalia mappa 1972Non trovo su Wikipedia traccia di un ricordo chiaro della mia infanzia: la partenza del Giro d’Italia da Mestre.

L’attesa fuori dall’Hotel Ambasciatori, tra l’altro di fronte alla mia casa di allora; il mettere il naso in rampa Cavalcavia all’altezza della Vempa dove giungevano i corridori per la punzonatura; mio padre che riconosce in una ammiraglia Vittorio Adorni urlando il suo nome praticamente nel suo orecchio. E lui che si gira con uno sguardo fra lo sfanculante ed il dolorante…

SPORT tappa giro ditalia ciclismo 1972Wiki è in buona compagnia, le tracce di quella gara si trovano con molta difficoltà. Ma grazie ai siti di Marino Basso (il vincitore della tappa) e della SPORT giro ditalia ciclismo salvarani 1972Salvarani (la sua squadra) risalgo al 21 maggio 1972, primo step della 55^ edizione del Giro d’Italia. Mestre-Ravenna di 196 km percorsi in quasi 5 ore.

SPORT giro ditalia papa 1972Ecco che una buona cronaca ed una foto curiosa spuntano fuori dal sito Sirotti News, che del ciclismo professionistico possiede e cura un fornito archivio. C’è Felice Gimondi a fianco di Papa Paolo VI sotto il titolo La vigilia di preghiera del 1972. Ed anche se nel pezzo si racconta che i ciclisti sono stati a lungo ricevuti dall’allora Patriarca Albino Luciani (e quindi la foto stessa non è direttamente collegata), la cronaca e l’analisi sono fedeli.

Nel 1972 il Giro d’Italia parte da Venezia con un singolare prologo. Difatti il giorno prima del via si tiene una messa – addirittura solenne – in San Marco, cerimonia alla quale un po’ tutti – dai concorrenti ai dirigenti – si sottopongono di buon grado. Cose normali, in quei tempi…….
………In quel maggio di 40 anni fa la carovana rosa ascolta compita il patriarca di Venezia che nell’omelia definisce il Giro d’Italia “avvenimento popolare umanissimo”. E’ un uomo mite, molto amato dai fedeli, con una vocina un po’ femminea ma che pronuncia parole semplici e dirette, perfette per quella platea di figli di contadini. Si chiama Albino Luciani e col nome di Giovanni Paolo I nel ’78 farà una brutta fine in Vaticano. In prima fila, con l’immancabile distintivo dell’Azione cattolica sulla giacca, naturalmente c’è Gino Bartali, l’uomo che aveva dato del tu a Pio XII e ad Alcide De Gasperi. Chierichetti d’eccezione Eddy Merckx e Franco Bitossi. In realtà non si parte proprio da Venezia, ma dall’assai meno sdolcinata Mestre. Una volta tanto Vincenzo Torriani deve arrendersi: lo storico patron del Giro aveva immaginato un cronoprologo dentro Venezia con arrivo in piazza San Marco ma la città glielo ha negato dopo un’infinità di polemiche…..

La potete ritrovare integrale al link  http://news.sirotti.it/23-05-2012/la-vigilia-di-preghiera-del-1972-757.html

 

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