Campioni al Rischiatutto! Andrea Francesconi e Felice Picunio

A fine novembre del 1970 Sabina Ciuffini annunciò a Rischiatutto un concorrente “di Mestre”. Andrea Francesconi, studente universitario di appena 19 anni. In realtà Mike Bongiorno sottolineò la sua città di origine, Rimini, anche nelle interviste che venivano dedicate ai campioni del quiz sulle pagine dei principali settimanali che si occupavano di televisione come “Sorrisi e Canzoni Tv” od il “Radiocorriere Tv”. E forse derivava dal tipico carattere romagnolo lo spirito che lo contraddistinse fin dal suo esordio dove aveva di fronte un pluricampione di puntata come Gianfranco Rolfi.

Mike definì il giovane Andrea “dinoccolato, divertente, in certi momenti persino clownesco” ed apprezzò molto, almeno all’inizio della sua presenza in trasmissione, le sue bravate e le contestazioni. Altezza (sopra il metro e 90) e fisico da giocatore di basket, Francesconi era come il giorno e la notte con il campione che spodestò.  Una semplice apparizione in tivù avrebbe già garantito popolarità sufficiente ad Andrea Francesconi; figuriamoci il partecipare a tre puntate consecutive di Rischiatutto…

Vinse 2 milioni e 420 mila lire alla prima puntata, poco meno alla seconda. Ma perse invece in tranquillità nel girare per strada (e non solo nella zona di Corso del Popolo dove risiedeva). Anche all’Università di Padova veniva additato ovunque. E sentì presto l’eccessivo peso della popolarità venendo roso dal forte stress psicologico. Usando una consueta metafora calcistica, Andrea non arrivò a “mangiare il panettone” dato che la sua storia televisiva si interruppe la puntata prima di Natale. Bongiorno scrisse su “Sorrisi e Canzoni Tv” come “si sentisse già nell’aria dal pomeriggio che il mestrino fosse molto teso e nervoso. La puntata comunque andò in porto e fu vinta da una studentessa universitaria di Trieste. Andrea Francesconi si consolò con la vincita complessiva di 4 milioni e 520 mila lire: una bazzecola se rapportata ai circa 2300 euro di oggi, ma sufficiente a fargli acquistare la spider che aveva sempre sottolineato di desiderare tanto.

 

Cognome di origine carnica, aspetto un po’ bohemien con i capelli lunghi e barba e baffi molto curati. Un personaggio con le caratteristiche giuste per rimanere impresso dalla memoria. E non solo dei giovani alunni delle scuole elementari che hanno avuto a che fare con il maestro Felice Picunio. E che un giorno se lo videro improvvisamente irrompere nei loro salotti attraverso il televisore. “Ma io lo conosco! “ il commento che unì quasi in coro piccoli e grandi telespettatori mestrini, che per una sera si trovarono a tifare come se in campo fosse scesa la nazionale.

Picunio rimase in sella alla trasmissione per due settimane, riuscendo a laurearsi campione agli spareggi di una puntata in cui nessuno fra i tre concorrenti era riuscito a superare le domande finali. La lirica, per la quale si presentava quella sera non gli sorrise, ma il maestro fu il più rapido a rispondere alla domanda di recupero, vincendo così la puntata. Tornò la settimana successiva venendo sconfitto. Ma pur se il quiz non lo rese ricco, Felice Picunio visse momenti di grande popolarità per la naturale simpatia che ispirava al pubblico.

 

Articolo pubblicato il 6 febbraio 2014

 

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