Moto: il Circuito delle Industrie di Marghera. Da Libero a Libero

Libero Borsari, foto autografata dal blog www.motorazzo.it

Libero Borsari, foto autografata dal blog www.motorazzo.it

Libero, un nome che unisce ricordi lieti o meno di una gara che negli anni ’50 fu una classica del motociclismo nazionale. Il Circuito delle Industrie di Porto Marghera. Una giovane vittima in gara ed un campione italiano laureatosi proprio fra le strade della zona industriale si chiamavano entrambi Libero: rispettivamente Borsari e Liberati.

Il primo ci riporta all’11 maggio 1952. Alle prove del mattino, il 21enne Libero Borsari al termine di un rettilineo anziché affrontare la curva, andò a cozzare contro l’alto marciapiede che fiancheggiava la linea ferroviaria dello scalo merci. Battè la testa dopo un volo di qualche metro ed a nulla valsero le cure dei sanitari ed il rapido trasporto all’Ospedale Umberto I.

Nel sito del Motoclub di Cento (Fe) un profilo del giovane motociclista.

http://www.motoclubcento.it/borsari.html

Da ricordare che a Libero Borsari il MotoClub Spinea dedica dal 2003 all’inizio di maggio l’annuale Memorial Circuito delle Industrie, dove sfilano moto d’epoca e si svolgono iniziative dedicate alla sicurezza stradale.

http://www.motoclubspinea-ve.com/

Libero Liberati laureatosi Campione d'Italia 1955 al Circuito delle Industrie. Foto da www.50liberoliberati.it

Libero Liberati laureatosi Campione d’Italia 1955 al Circuito delle Industrie. Foto da www.50liberoliberati.it

 

L’altra storia ci porta invece al 1955. Il Circuito delle industrie laurea Libero Liberati Campione assoluto d’Italia.

Già da qualche stagione Liberati si era fatto notare per il suo stile elegante e  potente e per come risolveva le situazioni più difficil con grande semplicità.
Il tricolore conquistato a Mestre con la sua Gilera “quattro” fu a punteggio pieno, vincendo tutte le tre prove valide (le precedenti a Napoli e Sanremo). E l’anno successivo concesse il bis, rivincendo il campionato nazionale.

I due Libero, oltre al nome di battesimo, condividono anche la medesima triste sorte. Liberati aveva 36 anni e si stava allenando sulle strade bagnate di pioggia vicino casa (in Valnerina) quando perse il controllo andando a schiantarsi contro una parete rocciosa. A lui è stato poi intolato lo stadio comunale di Terni.

Per conoscere la storia di Libero Liberati questo è il link del sito che gli è stato dedicato http://www.50liberoliberati.it/storia_04.html

 

 

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